Ago 24
Lerici Legge il Mare e LaZigoela

Lerici Legge il Mare e la rievocazione storica dello sbarco delle botti

10 Settembre, ore 10:00, a Lerici, in Calata Mazzini…in occasione di “Lerici legge il Mare”, ecco protagonista “la tradizione”.

Lerici Legge il Mare” rievoca l’antico trasporto del vino nel quadrilatero del Mediterraneo, Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica. Il leudo, vi farà vivere i momenti più suggestivi dello sbarco e vi coinvolgerà  nella storica bevuta marinara dell’antico Pirun…

Dall’antichità fino all’ottocento, la navigazione nel Mediterraneo poteva contare su un numero molto scarso di buoni porti, in quanto le piccole comunità marinare non avevano i mezzi necessari per costruire moli, frangiflutti che erano opere molto costose. Si sfruttavano per questo gli approdi naturali, che però, anche in Liguria, a volte, mancavano del tutto.

Da ciò l’utilizzo del leudo, realizzato in maniera da poter fare a meno dei porti, in quanto poteva essere facilmente tirato in secca anche a pieno carico, oppure se ne poteva spingere la prua fino a pochi metri dalla riva, agevolando così il carico e lo scarico di merci e passeggeri.

Le spedizioni si spingevano in ogni parte del Mediterraneo, dalla Francia fino alla Sicilia, ma nel ‘900 le località più frequentate erano le coste della Sardegna e dell’isola d’Elba. Fiorente l’attività del commercio dei vini, tra le più antiche e caratteristiche.

Il Vino veniva trasportato a riva entro appositi otri di pelle di capra caricati sui muli. Dagli otri, il vino veniva travasato nelle baie e nei tini, che facevano da misura, quindi per mezzo di manichette e pompe veniva travasato nelle botti fisse di bordo. Al ritorno, prima di tirare il leudo in secca, si scaricavano le botti di coperta, in modo che il loro peso, unito agli inevitabili scossoni dell’alaggio, non danneggiasse l’impavesata. La botte veniva legata ad una cima detta “và e vieni”, che aveva un capo a bordo e uno a terra. Sollevata di peso dagli uomini dell’equipaggio, la botte era gettata in mare e recuperata velocemente dagli uomini sulla battigia. Questi ultimi passavano poi la botte ad altri uomini, che, per mezzo di un cavo detto “Lentìa”, la facevano rotolare lungo la spiaggia.

E Lerici come alcune località della Toscana, della Sardegna e delle Cinque Terre fu uno dei luoghi protagonisti degli antichi traffici del vino, che sbarcato dai leudi nelle calate del borgo, veniva poi caricato nei grandi velieri lericini.

“Lerici Legge il Mare” una manifestazione che rievoca il mare, la cultura e la tradizione locale.